domenica 12 dicembre 2010

Allergici al nichel a Pranzo(cena) fuori: il menù tipo di una settimana

Ciao a tutti, giustamente direte "chi non muore...",e avete tutte le ragioni visto che l'ultimo post risale al lontano ottobre.
Ebbene, molte cose sono cambiate da allora!!! Drasticamente la vita di tutti i giorni: ho iniziato un nuovo lavoro che mi porta a stare tutto il dì lontana da casa. Quindi possiamo tutti insieme dire addio alla rubrica delle ricette?????No, questo no, ma dovrò un attimo trovare il tempo per mettermi a cucinare, ed è molto più probabile che questo avvenga nel week-end.
Come spesso succede quando si inizia un lavoro nuovo si da il massimo nel primo periodo, per fare una buona impressione, piacere ai colleghi e dimostrare di valere al capo. Forse per questo, ma anche per le 8 ore filate + 2 ore di auto spesso arrivo al venerdì distrutta e con veramente poca voglia di mettermi lì a scrivere.
Non potendo tornare a casa a pranzo, mi capita praticamente tutti i giorni di dover mangiare fuori, e questo come ben saprete comporta delle notevoli difficoltà per chi come noi deve stare attento nella dieta "nichel free". Il problema non sta solamente nel centellinare gli alimenti ad alto contenuto di nichel. Anche perchè sto lentamente reintroducendo quelli a basso contenuto senza grossi problemi (mi concedo il cavolo,  i broccoli e molti legumi). Forse la difficoltà più grande sta nel non sapere dove questi alimenti già cotti siano stati cucinati. Il 90% sarà sicuramente finito in qualche teglia o pentola di alluminio. Per non parlare poi delle posate, quasi tutte in acciaio, e men che meno dei condimenti: ci sarà margarina o burro? questo è il dilemma!
E' proprio inutile, dover rinunciare alla buona cucina di casa, genuina ma soprattutto sicura e controllata, è stato veramente un trauma per me e per la mia situazione allergica.
Infatti le conseguenze si sono subito fatte vedere: nonostante non abbia mai smesso la terapia, ecco rispuntare la dermatite, soprattutto sul collo, e il sapore ferroso.....
Per non parlare poi degli effetti malefici che le fibre sintetiche (tipo poliestere e altro tipo di "finte lane") hanno sulla mia pelle....ma di questo argomento ne parleremo poi!
Allora, venendo a capo di questa situazione del pranzo fuori, mi sono fatta un esame di coscienza e mi sono trovata nel dubbio: lasciare perdere mesi e mesi di terapia e vanificare i risultati ottenuti? o tentare di darsi una regolata e cercare di ridurre i danni da pranzo al ristorante/bar stando un minimo attenta a ciò che si ordina?
Giustamente opto per la seconda e faccio un test: una settimana di attenzione e vediamo cosa succede.
Il risultato è stato ottimo: meno sintomi e sicuramente più sensazione di benessere e leggerezza: vediamo quindi un po':
Allergici al nichel a Pranzo(cena) fuori: il menù tipo di una settimana
ovvero cosa ordinare di non eccessivamente letale alla nostra dieta e assolutamente poco complicato da reperire in un locale pubblico

Lunedì:
piatto freddo di verdure miste: melanzane e zucchine grigliate, rucola e radicchio fresco, carote a julienne, bocconcini di mozzarella
2 fette di pane (evita i grissini o i crackers)
1 caffè

Martedì:
riso con radicchio e salsiccia 100 gr condito con olio extra vergine e grana

Mercoledì
piatto freddo di salumi misti : crudo, bresaola e salume con cavolo verza tagliato sottile e condito con aceto balsamico





Giovedì
spaghetti alla carbonara di pesce oppure tortellini di carne con panna e speck

Venerdì
tacchino alla griglia con insalatona mista di radicchio, carote e rucola

Come potete vedere si tratta dei "piatti tipo" che si trovano un po' in tutti i bar/ristorantini che preparano piatti veloci per pause pranzo. Un menù di questo genere mi sembra più che completo e non attenta completamente alla nostra dieta attenta a non eccedere con l'assunzione di nichel.
Se anche voi avete il problema di sopravvivere nonostante la pausa pranzo....provate questo menù tipo e fatemi sapere com'è andata.
Alla prossima, spero non troppo in là
admin +++